La Pinzolo-Aprica (174 km), tappa numero sedici della corsa rosa, fa venire i brividi solo a guardarne le l’altimetria.
Cinque gran premi della montagna. Campo Carlo Magno, Passo del Tonale, Aprica, Mortirolo, Aprica. Quattromilacinquecento metri di dislivello totale. Campo Carlo Magno è un seconda categoria, tredici chilometri totali alla pendenza media del 6,7%, quella massima del 12%. Discesa veloce verso Dimaro e poi di nuovo su. Passo del Tonale.
Quindici chilometri alla pendenza del 6,1% fino ad un massimo del 10%. La Carovana entra in Lombardia e va dritto verso il primo passaggio Aprica.
Gpm di terza categoria, quattordici chilometri di lunghezza, pendenza media del 3,5% massima del 15%. Segue una discesa ampia. I ciclisti passeranno nell’unico tratto di pianura a Tirano e poi su. Una montagna storica, il Mortirolo.
La corsa passerà dal versante di Mazzo di Valtellina. Una salita di quasi dodici chilometri con la pendenza media del 10,9% e la massima del 18%. Trentuno tornanti dove il gruppo si assottiglierà sempre di più. Arrivati in cima, discesa tecnica fino ad Edolo dove i corridori riaffronteranno l’Aprica per giungere sul traguardo.
Un tappa storica, tanti sono i passaggi del Giro D’Italia su queste montagne. E mai hanno deluso. Scatti, contro scatti. Maglie rosa conquistate. Proprio ad Aprica il Giro arriva per la nona volta. Questo l’albo d’oro: Adorni(1962), Sierra(1990), Chiocchioli(1991), Pantani(1994), Gotti(1996), Heras(1999), Basso(2006), Scarponi (2010). Dopo il ricordo del Pirata a Madonna di Campiglio, questo arrivo susciterà tanti ricordi agli appassionati. Infatti la favola Pantani partì proprio ad Aprica. Quando il 5 Giugno 1994, un ragazzino romagnolo, bissò il successo del giorno precedente nella Lienz-Merano, anche nella Merano-Aprica entrando pienamente nel ciclismo che conta.
I NOSTRI FAVORITI
Per la tappa odierna i favoriti sono ovviamente i big della classifica. Su tutti Alberto Contador che non si limiterà sicuramente a controllare il vantaggio accumulato. Fabio Aru, potrebbe provare a fare un attacco, nonostante sia apparso poco reattivo a Madonna di Campiglio. Senza Richie Porte ritirato, Rigoberto uran Uran dovrà ripagare almeno in parte le attese, visto che ormai è lontanissimo in classifica. Possibili sorprese da Landa, vincitore a Madonna di Campiglio e Ryder Hesjedal che vorrà rifarsi dopo due anni non al top. Outsider Benat Intxhausti, spagnolo della Movistar che dovrà blindare la maglia azzurra e Damiano Cunego della Nippo-Fantini.
Dario Baldi