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Ernesto Colnago: ieri grande festa per i suoi  85

Ernesto Colnago: ieri grande festa per i suoi  85

10 Febbraio 2017

​Ieri ha compiuto 85 anni Ernesto Colnago. Non ci sarebbe bisogno di spendere tante parole su uno dei nomi più importanti e famosi del “made in Italy” nel mondo, se non rivolgergli, a nome di tutta la grande famiglia del ciclismo, un abbraccio virtuale e un caloroso “Auguri!”.

La parabola professionale e umana di questo artigiano, orgoglio e punta di diamante di uno dei settori che ha reso il nostro paese famoso nel mondo, inizia in una piccola officina di 25 metri quadrati al numero 10 di via Garibaldi a Cambiago. Un’officina che nel corso degli anni ha costruito il mito della Specialissima italiana, in compagnia e in una concorrenza leale con altri grandi artigiani del settore come Pinarello e De Rosa. Un’officina che oggi produce circa 15.000 pezzi l’anno e alla guida della quale c’è sempre lui, patron Ernesto, che non ha perso il gusto di seguire l’andamento dell’azienda e, soprattutto, di innovare.
Alla festa di compleanno di ieri, alle Officine del Volo di via Mecenate, saranno presenti autorità e personaggi che hanno contribuito alla crescita (economica e sportiva) del nostro paese: Giorgio Squinzi, Luca Montezemolo, Felice Gimondi, Beppe Saronni, Francesco Moser, Gianni Motta, Michele Dancelli, Davide Boifava, Don Mazzi, solo per citarne alcuni. Presente anche il presidente della Federazione Renato Di Rocco, a testimonianza della vicinanza della nostra Federazione ad un personaggio che ha rappresentato anche parte della storia della nostra Nazionale. Come dimenticare, per esempio, il successo di Mario Cipollini al Mondiale di Zolder, con l’iconico trifoglio al centro della maglia azzurra, immortalato dalle foto del 2002?
Primogenito di una famiglia di contadini, Ernesto, nato il 9 febbraio del 1932 a Cambiago, ha legato al piccolo centro brianzolo la sua fortuna e il suo destino. Pur senza mai abbandonare il paese, infatti, il simbolo del trifoglio negli anni ha conquistato il mondo al punto di diventare, soprattutto negli Stati Uniti, il sinonimo stesso della bicicletta italiana. Come ha ricordato Riccardo Barlaam in un suo bell’articolo su il Sole 24 ore Colnago sta alle bici da corsa come Ferrari sta alla Formula Uno e alle auto sportive. Come Ferrari, anche Colnago è concentrato sull’idea di andare sempre avanti, di spingere sulla qualità del prodotto, sul futuro. Pare del resto che proprio da uno scambio di batture tra i due (Enzo ed Ernesto erano molto amici), negli anni ’80 nacque l’idea del telaio monoscocca in carbonio, per quella che forse rappresenta l’ultima vera evoluzione del mezzo degli ultimi 50 anni.
Come Ferrari, Colnago ha abbandonato da tempo gli angusti spazi dello sport nel quale è nato per assumere contorni e significati superiori. La festa di oggi, gli invitati e l’importanza dedicata all’evento sono lì a testimoniarlo. Simboli di un Italia che non accetta il declino (o solamente di rincorrere) ma di proporsi come energia propulsiva anche in questo nuovo millennio. Per questo, “Auguri Ernesto e stupiscici ancora!”
AU – FCI

FOTO SONCINI – FCI

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