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Castelli e Italia Ancora assieme

Castelli e Italia Ancora assieme

1 Luglio 2017

È ancora negli occhi di tutti, infatti, la splendida impresa olimpica di Elia Viviani, capace di conquistare l’oro su pista nella sfiancante prova dell’omnium: sei prove spalmate in due giorni per diventare il migliore di tutti, cancellando le delusioni del passato. Che dire poi del tenace bronzo agguantato da Elisa Longo Borghini sulle strade carioca qualche giorno prima? E guai a dimenticare il dominio italiano nella Paralimpiade successiva, con ben dodici medaglie raccolte (di cui cinque del metallo più prezioso) tra ciclismo e handbike dagli eroi azzurri capitanati dall’inarrestabile Alex Zanardi.
L’OLIMPO DI VIVIANI

Tanti i sacrifici fatti da Elia Viviani, su pista, su strada e nella galleria del vento messa a disposizione dal Politecnico di Milano per raggiungere il traguardo inseguito per una vita. Elia ha lavorato su ogni singolo aspetto, senza tralasciare nessun dettaglio. Anche nella scelta dei body da utilizzare nelle diverse prove è stato scientifico e, assieme a Castelli, ha studiato le migliori soluzioni per le gare contro il tempo e per quelle di gruppo, realizzate unendo diversi tessuti a seconda delle esigenze specifiche. Una volta scelti

i modelli, l’azienda di Fonzaso glieli ha cuciti su misura ed Elia ha ricambiato come meglio non poteva, portando il marchio Castelli nell’Olimpo. E non è un caso che Castelli si sia legata da quest’anno al Team Sky, squadra del Pro Tour nel quale corre proprio l’asso veronese.

LA MAGLIA RIVOLUZIONARIA

Così come non è passata inosservata ma, anzi, ha fatto parlare tanto di sé la speciale maglia realizzata da Castelli per i Mondiali su strada dello scorso anno, studiata per combattere le altissime temperature di Doha. Se la parte anteriore del capo d’abbigliamento ha permesso una maggiore traspirazione, le maggiori novità sono state inserite nella parte posteriore con un tessuto capace di bloccare il 94% dei raggi UV.

Ma l’innovazione più grande in assoluto è stata l’inserimento di pannelli raffreddanti nel retro della maglia, così da permettere all’atleta di non percepire il caldo torrido del deserto africano. Un altro oro per la ricerca tecnologica italiana di Castelli. Nel deserto, l’Italia ha raccolto una medaglia per metallo. Tra le Juniores, Elisa Balsamo ha finalizzato al meglio il grande lavoro di squadra nella prova in linea e si è vestita dell’iride, mentre Lisa Morzenti ha trovato l’argento a cronometro. Il quadro delle medaglie italiane è stato completato dal bronzo di Jakub Mareczko nella prova in linea Under 23. È mancato soltanto l’acuto dei pro’, ma il quinto posto di Giacomo Nizzolo nella volata regolata da Sagan è un risultato di grande valore.
LE PAROLE DEL CT AZZURRO DAVIDE CASSANI:

«Il team Castelli è sempre stato esemplare perché insieme abbiamo portato avanti una serie di discorsi che ci hanno permesso di innovare e di avere a disposizione il materiale al top, sia su pista con tanta attenzione all’aerodinamica sia su strada nelle diverse situazioni. Siamo andati anche in Galleria del vento con loro, è stata una sinergia che ci ha permesso di raggiungere sempre il massimo risultato possibile. Un’azienda così al nostro fianco è stato un grosso vantaggio per noi, in tutte le condizioni climatiche. L’anno scorso col caldo in Qatar, adesso stiamo già pensando al Mondiale di quest’anno in Norvegia dove probabilmente dovremo fronteggiare il problema opposto della pioggia e forse anche del freddo».

Guarda qui l’intervista integrale al ct Cassani  

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