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Hinault nella Hall of Fame del Giro:”Ecco cosa servirebbe al ciclismo di oggi”

Hinault nella Hall of Fame del Giro:”Ecco cosa servirebbe al ciclismo di oggi”

28 Marzo 2017

Bernard Hinault entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia, la cerimonia si è svolta questa sera nella suggestiva cornice del teatro Gerolamo di Milano. Non servono presentazioni ma potremmo partire parlando del suo palmares o meglio di una parte sola di esso: 5 Tour de France, 3 Giri d’Italia 2 Vuelta di Spagna.

E’ il sesto campione ad entrare nell’ olimpo dei grandi della corsa rosa. Prima del bretone, nel 2012 era entrato Eddy Merckx, seguito poi da Felice Gimondi, Stephen Roche, Francesco Moser ed Eercole Baldini. “È un grande onore essere in questo club – ha detto il tasso – ancora più bello è avere a casa quelle tre maglie rosa, l’Italia è il mio secondo paese i tifosi hanno un rispetto enorme”.

Il Tasso, chiamato così per la sua capacità di stare in mezzo al gruppo e saperlo “risalire” nel momento giusto si è poi lasciato andare ad un’intervista senza peli sulla lingua come piace a lui.
Cosa cambia tra Giro e Tour?

 “La differenza tra,Giro e tour al giro devi essere presente sempre, al Tour potevi stare tranquillo per 10 giorni e poi fare a tutta l’ultima settimana al giro invece dovevi e devi fare la gara tutti i giorni “.
Qual’è la grande differenza tra il tuo ciclismo e quello di oggi?

“Quando correvano io Gimondi, Saronni, Moser [presenti in sala net] non c’erano le radioline e le strategie le sceglievano noi con la nostra testa è un ciclismo diverso ma è sempre lo sport più bello”
Cosa serve al ciclismo oggi?

“Servirebbe una grande riforma dell’Uci e dell’intero sistema, forse bisognerebbe che tutte le squadre fossero sullo stesso livello e quindi ci sarebbe più battaglia per gli inviti alle grande corse”.

Sulla nostra pagina Facebook altre foto dell’evento
Emanuele Barra


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