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Cicloturismo

L’app per il cicloturismo

L’app per il cicloturismo

20 Agosto 2023

Pendenze, altimetrie, chilometraggi, ma anche punti panoramici, luoghi di interesse culturale, trattorie e ristorantini. C’è una app che accontenta tutti, maniaci delle due ruote e viaggiatori indefessi. Si chiama komoot ed è nata nel 2010 come piattaforma di pianificazione di itinerari outdoor per diventare oggi una community di 30 milioni di utenti che si scambiano consigli tecnici, dritte mangerecce, avvertimenti su strade e percorsi sterrati. Era inevitabile, dunque, che scoccasse la scintilla tra questa piattaforma e il Giro d’Italia, da oltre un secolo vetrina delle bellezze del nostro Paese.E infatti su komoot ti aspetta una raccolta di tutte le tappe, dalla suggestiva Costa dei Trabocchi, in Abruzzo, all’arrivo a Roma. Gli itinerari sono esattamente quelli percorsi dalla Corsa Rosa, con tanto di arrivi in volata e tapponi dolomitici. Consultarli ti aiuterà a immergerti nell’atmosfera del Giro e a interpretare meglio le imprese dei corridori. Ma dopo averlo fatto, sai già che cosa succederà: ti verrà una voglia pazza di salire in sella, per ripercorrere le stesse strade attraversate dai campioni. Be’, sei nel posto giusto.

Così ho fatto io, che appartengo alla categoria dei biker dalla pedalata rilassata. Qualche chilometro in bici e poi una pausa caffè, un’altra mezz’ora in sella e poi un break per scattare due foto. Ho deciso di regalarmi un weekend al seguito della carovana Rosa nella prima tappa, quella che si snoda lungo la Costa dei Trabocchi. Mi godo la partenza e il giorno dopo vesto i panni del ciclista. Questa è la cronaca della mia pianificazione.Una volta aperta la home page, il tasto magico si chiama Esplora. Inserendo nella finestra di ricerca il nome della mia destinazione, mi appaiono ben 14 smart tour, e cioè tracciati ideati da uno speciale algoritmo che sfrutta i suggerimenti della community di komoot. Mi riferisco a quei 30 milioni di utenti che con i loro commenti contribuiscono a costruire un bagaglio di itinerari sempre più dettagliati, sia per quanto riguarda i livelli di difficoltà che i servizi disponibili lungo il tracciato o gli spunti turistici.

Scelgo un percorso ad anello che da Fossacesia mi porta a Torino di Sangro. La app mi fornisce tutte le informazioni per decidere: chilometraggio, tempo di percorrenza, dislivello, difficoltà. Ma il grande valore aggiunto sono gli highlights, post di utenti che sono già passati da lì e hanno lasciato una loro raccomandazione. C’è chi ti mette in guardia per un fondo stradale un po’ dissestato, chi ti suggerisce di portarti la crema solare o di prendere una deviazione più scenografica. Salvo il tour sul mio profilo e lo condivido con la community. Ci ritorno con più calma nei giorni successivi e magari lo modifico in base ai commenti degli altri utenti. Prima di partire lo invierò al mio smartphone che farà da GPS durante l’escursione. Una volta rientrato, segnalerò i miei highlights, tutto ciò che bisogna sapere per ripercorrere il mio itinerario. Come mi sento? A metà tra il ciclista e il travel influencer. Ed è meraviglioso così!

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