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Giro d'Italia I Grandi giri

Giro2019: continua la guerra per i diritti tv

Giro2019: continua la guerra per i diritti tv

12 Dicembre 2018

Il Giro d’Italia potrebbe lasciare la Rai. L’accordo firmato due anni fa tra la società organizzatrice Rcs Sport e la Tv di Stato è ormai scaduto, e il gioco al rialzo sul prezzo operato da Urbano Cairo mette la Rai in difficoltà. Auro Bulbarelli, nominato da pochi giorni direttore di Raisport, ha parlato della situazione con un certo pessimismo.

Rcs, infatti, ha chiesto alla Rai ben 18 milioni di euro all’anno per trasmettere tutto il pacchetto del ciclismo, una cifra che il giornalista mantovano ha giudicato troppo alta, pur comprendendo anche le classiche come la Sanremo e il Lombardia.

Bulbarelli: “Perché quest’impennata?”
Già un paio di anni fa, il contratto di gestione dei diritti Tv del Giro d’Italia tra Rcs Sport e la Rai fu firmato al termine di una trattativa molto faticosa, ma stavolta la situazione sembra ancora più critica e vicina alla rottura.

Allora Urbano Cairo – insediatosi da poco come nuovo presidente del Gruppo editoriale – riuscì ad ottenere un aumento fino a 12 milioni di euro annui. Quell’intesa biennale ora è giunta a scadenza, e l’imprenditore piemontese ha chiesto ben 18 milioni di euro per il rinnovo. La cifra comprende anche stavolta sia il Giro che tutte le altre corse di Ciclismo organizzate da Rcs, ovvero la Tirreno-Adriatico, la Strade Bianche, la Milano-Sanremo, il Lombardia, il Gran Piemonte e la Milano-Torino.

Il nuovo direttore di Raisport, Auro Bulbarelli, voce televisiva del ciclismo fino al 2009, ha parlato delle difficoltà nel raggiungere un accordo: “Raisport farà l’impossibile. Dipenderà dalla struttura acquisizione diritti Rai e la cifra è molto, troppo alta. Cercheremo un compromesso”, ha spiegato il giornalista lombardo a “Repubblica”.

Bulbarelli, inoltre, si è chiesto quali siano i motivi di un rialzo così netto richiesto da Rcs: “Dovremo capire, confrontarci, ragionare in termini di media value, con in mano gli ascolti degli ultimi anni. Dobbiamo capire se è una richiesta che possiamo soddisfare e soprattutto perché ha avuto un’impennata così significativa”, ha affermato il direttore di Raisport.

Sky e Discovery tra le opzioni
Nella difficile trattativa con Cairo, la Rai ha a suo favore il fatto che non ci siano così tante alternative per la cessione dei diritti Tv del Giro d’Italia, ma anche l’esperienza e la struttura necessaria per la produzione dell’evento. Mediaset non sembra interessata, mentre potrebbero essere della partita Sky e Discovery. Se l’accordo con l’azienda televisiva di Stato dovesse saltare, il Giro potrebbe traslocare su una Tv a pagamento, con l’obbligo di trasmetterne una parte in chiaro, un po’ com’è avvenuto per la Formula Uno in questi ultimi anni.

Sky potrebbe sfruttare Tv8 per trasmettere in chiaro una parte del Giro d’Italia, mentre Discovery, oltre ai suoi canali pay Eurosport, avrebbe Nove e DMax. L’ultima opzione è che Cairo decida di tenersi i diritti per trasmettere il Giro e le altre corse su La7, canale di sua proprietà.

©Foto Emanuele Barra

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