Sono trentuno i rinvii a giudizio richiesti dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto a conclusione delle indagini condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza su gare ciclistiche fantasma. Non a caso, l’operazione porta il nome “Ghost Race”. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata ai danno dello Stato, falso e associazione per delinquere. L’indagine, avviata dal Procuratore Capo Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Alessandro Liprino, trae spunto dalla vicenda che ha visto il Tribunale della Federazione della Federazione Ciclistica Italiana condannare a quattro mesi di inibizione il vicepresidente Giovanni Duci per avere diretto personalmente più associazioni sportive per far crescere il proprio bacino elettorale. Un buon 96% delle gare svoltesi tra il 2010 e il 2015 sarebbe irregolari per numero di tesserai e atleti partecipanti, dichiarati in misura maggiore alla realtà. Sono 30 le associazioni fantasma scoperte. Un danno erariale di 80.000.