Era l’ultima occasione per il belga Philippe Gilbert per provare a vincere una tappa al Giro D’Italia. E lui l’ha sfruttata.La Imola- Vicenza era segnalata fin dall’inizio di questo Giro D’Italia come tappa chiarificatrice per la classifica. Saliscendi e una salita finale in costante ascesa. Partiti da Imola intorno alle 12: 35 il gruppo si è controllato, andando ad una media veramente alta, fino al settantesimo chilometro. Quando Barbin, Elissonde, Van der Lijke, Gretsch e Appollonio tentano l’azione. E’ buona. I cinque però raggiungono al massimo due minuti e mezzo di vantaggio e ai centotrenta dall’arrivo vengono ripresi. Da qua in poi la corsa sarà condizionata da una continua pioggia a tratti fortissima che ha sicuramente inciso sulla forma dei corridori.
Sul Gpm di Castelnuovo scatta davanti al gruppo Vervaeke della Lotto Soudal. Su di lui, va a chiudere il bergamasco Zilioli. Questa azione verrà però annullata successivamente. Si arriva al Gran premio della Montagna di Crosara e davanti si delineano scatti e contro scatti, ma niente di troppo pericoloso. Al 170 chilometro parte lo stoico Franco Pellizzotti. Dopo il tentativo di ieri ci riprova. Viene raggiunto dal gregario estone di Fabio Aru, Tanel Kangert ed insieme iniziano l’ultima salita. Pellizzotti si stacca e Kangert viene raggiunto dal gruppo. Parte con una rasoiata Philippe Gilbert, viene seguito dai migliori. Tutti tranne Fabio Aru. Apparso poco in forma sia ieri quanto oggi.
Il belga della Bmc può arrivare in solitaria sul traguardo e gioire a braccia alzate. Secondo la maglia Rosa Contador che rosicchia l’abbuono agli inseguitori, terzo uno strepitoso Diego Ulissi che, dopo esser caduto, con un forcing estenuante è rientrato sul gruppo ed ha avuto le forze per scattare in salita. Tutto questo l’ha eseguito senza l’aiuto dei compagni di squadra. Dietro di loro da segnalare la grande prova di Davide Formolo, anch’egli caduto e di Rigoberto Uran Uran che finalmente si è ritrovato.
Brutte notizie per Fabio Aru che accusa anche 8’’ secondi di ritardo dal primo della graduatoria. Quindi generale con Contador a 17’’ da Aru. La cronometro e il Mortirolo saranno le due tappe che definiranno quasi sicuramente la classifica finale. Quindi, per le grandi emozioni, appuntamento a Sabato.
Da registrare le tante cadute sotto la pioggia battente. Simon Gerrans, che è stato costretto a gettare alle ortiche le speranze di vittoria, Darwin Atapuma, Davide Formolo, Carlos Betancur, Stef Clement. E le tante forature, Maxim Belkov, Diego Ulissi, Sonny Colbrelli. Una tappa ricca di insidie e di tossine per tutto il gruppo che però, come ogni giorno in questo Giro, stupito gli spettatori.
Dario Baldi