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Giro d'Italia I Grandi giri

Continua il viaggio di presentazione del Giro101: tappe da 4 a 7!

Continua il viaggio di presentazione del Giro101: tappe da 4 a 7!

Foto Barra Emanuele

20 Febbraio 2018

Nella continuazione del nostro viaggio alla scoperta della Corsa Rosa ritorniamo in Italia, dove la carovana sbarcherà l’8 Maggio, per la ripartenza dalla Sicilia dopo il primo giorno di sosta. Tre tappe in Trinacria che culminano con l’arrivo in salita sull’Etna prima di tornare sulla terraferma con la prima tappa calabrese consentiranno di mettere i primi distacchi in classifica.

4^TAPPA- CATANIA-CALTAGIRONE- 191 Km – Martedì 8 Maggio

La prima tappa italiana, segnata con tre stelle di difficoltà, si svolge nella zona orientale della Sicilia, con partenza da Catania e arrivo a Caltagirone. Tappa non facile, con due Gran Premi della Montagna: il primo posizionato a Pietre Calde, a circa 110 km dal traguardo, il secondo a Vizzini (paese natale di Giovanni Verga), a poco più dai 40 km dal traguardo. Ma le principali difficoltà della tappa, più che dai GPM, derivano dal percorso praticamente privo di pianura, con un susseguirsi di salite e discese che possono favorire attacchi da lontano o eventuali fughe (anche se difficilmente ci sarà il beneplacito del gruppo, visti i distacchi che in classifica saranno ancora minimi). Finale su una leggera salita, adatto a finisseur o corridori veloci in grado di tenere sulle rampe finali

5^ TAPPA – AGRIGENTO – SANTA NINFA (VALLE DEL BELICE) – 159 km – Mercoledì 9 Maggio

A 50 anni dal violento terremoto che nel 1968 colpì la valle del Belice, il Giro rende omaggio alla zona con l’arrivo di tappa della 5° tappa, segnata anch’essa con tre stelle di difficoltà, che parte nella suggestiva zona della valle dei Templi di Agrigento. Prima parte di tappa che dovrebbe procedere senza grandi difficoltà, con un percorso quasi completamente pianeggiante. Corsa che invece entra nel vivo negli ultimi 60 chilometri, con i tre Gran Premi della Montagna di Santa Margherita del Belice, Partanna e Poggioreale Vecchia. Finale mosso, con uno strappo finale adatto ancora una volta a finisseur, ma che imporrà massima concentrazione anche agli uomini di classifica, che dovranno rimanere costantemente nelle prime posizioni per evitare distacchi dovuti a frazionamenti nel gruppo.

6^TAPPA – CALTANISSETTA – ETNA – 163 km – Giovedì 10 Maggio

La sesta frazione, segnata con ben quattro stelle di difficoltà, prevede il primo arrivo in salita, con la corsa che per la quinta volta nella sua storia arriverà in cima all’Etna, dove in tempo meno recenti hanno trionfato Franco Bitossi (1968) e il portoghese Acacio da Silva (1989). Ma negli ultimi anni l’ascesa è stata teatro anche di una memorabile vittoria di Alberto Contador, che proprio dell’arrivo in cima al Rifugio Sapienza (piazzato poco più in su del traguardo di quest’anno, all’osservatorio astronomico) nel 2011 conquistò tappa e maglia lanciandosi verso la vittoria di quell’edizione del Giro (poi revocatogli per lo scandalo doping ed assegnato al compianto Michele Scarponi). Ma la corsa è tornata sull’Etna anche nella scorsa edizione, con la vittoria del polacco Jan Polanc. La tappa, molto incostante nella prima parte, con un percorso ondulato che potrà essere il trampolino di lancio ideale per una fuga, prosegue senza difficoltà altimetriche rilevanti fino ai meno 14, dove avrà avvio l’ascesa finale. La salita, che procede regolare nei primi 8 chilometri, con pendenze che variano fra il 5 e il 7%, diventa più arcigna ai 6 dai traguardo, con 4 chilometri ad una pendenza media che supera di poco l’8%, dando ai big della classifica generale il giusto spazio per attaccare, spiana negli ultimi due chilometri, in cui la pendenza ruota intorno al 3%. Tappa in cui difficilmente vedremo distacchi importanti, ma sarà la prima occasione per vedere un vero faccia a faccia fra i big della classifica generale e capire chi potrebbe essere davvero in grado di lottare per le posizioni di vertice.

7^TAPPA – PIZZO-PRAIA A MARE – 159 km – Venerdì 11 Maggio

Lasciata alle spalle la tre giorni siciliana la corsa ritorna sulla terraferma con una tipica tappa di trasferimento, senza difficoltà altimetriche. Il percorso quasi completamente piatto farà da apripista ad una quasi certa volata di gruppo nella località di Praia a Mare, sullo stesso finale dove nel 2016 si impose Diego Ulissi (ma dopo una tappa dal percorso decisamente più mosso).

Raffaele Digirolamo

Foto Barra

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