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LE PAGELLE DEL GIRO

3 Giugno 2015

Richie Porte: 3 

Arrivato nel belpaese col motorhome  come un motociclista ci si aspetta un”canguro” in formissima. Tiene nelle prime due salitelle, poi comincia ad andare in crisi uscendo subito di classifica. Si ritira alla vigilia della terza settimana. Un “asso” mancato.

RCS Sport: 4 

Un giro spettacolare. Peccato per la cronometro, che ad avviso di molti era troppo lunga. Infatti  lì si sono incrementati i vari distacchi.  Tutte splendide tappe rovinate, in quanto a classifica, da una crono troppo tecnica, che andava sicuramente a favori certi corridori come Alberto Contador.  Si poteva evitare.


Ivan Basso e Roman Kreuziger: 4

Dovevano essere gli angeli custodi di Alberto Contador. Invece sono solo un impedimento per il pistolero che in ogni salita li liquida e se ne va via in solitudine. Tatticamente inutili.

Team Sky: 4 Si meriterebbe anche meno il “black” team, però dentro c’è Elia Viviani e Vasil kiryenka che tengono alto il morale della squadra nonostante un Porte fuori forma. Una maglia rossa assaggiata ma non conquistata e successi di tappa qua e là. Deve far di più.

Rigoberto Uran Uran: 5 Considerato uno dei favoriti alla partenza si sveglia ormai a giochi fatti. Una insufficienza recuperabile visti poi gli sforzi fatti. 

 

il nostro Emanuele alla partenza delll’ultima tappa con Uran

 

Nippo-Fantini: 6,5   Dovevano puntare ad una tappa. Poi non è arrivata, ma comunque che giro! Sempre in fuga o a lottare davanti. Purtroppo sono penalizzati dall’infortunio di Daniele Colli e poi da quello di Damiano Cunego. Ma tra le fila aranciofluo Alessandro Malaguti, Eduard Grosu, Giacomo Berlato, Pierpaolo De Negri hanno tenuto alta la bandiera del team. Sicurezza per il futuro? Speriamo

Astana: 7,5  

Uno squadrone. Alla partenza, la squadra kazaka presentava corridori che in altri team avrebbero fatto da soli i capitani. Vedi Sanchez, Landa, Tiralongo o Cataldo. Tiene sempre le ruote del capitano Aru attaccate a quelle di Contador, però strategicamente sbaglia in qualche occasione. Vedere sul Mortirolo.Cinque vittorie di tappa che alzano il voto della squadra. Martinelli colpisce sempre.

 

Emanuele Barra con Catalaldo a Sestriere

 

Marco Bandiera: 8 

In una squadra outsider come l’Androni-Sidermec, The Flag, si distingue nel gruppo. Fisso in fuga. Infatti colleziona seicentouno punti nella classifica dedicata ai fuggitivi. Questo significa buona parte di giro fuori dal gruppo. Una bandiera che sventola sul giro 

 Mikel Landa: 8 

Avesse attaccato prima forse il Giro sarebbe cambiato. Fido scudiero di Fabio Aru si difende e lotta in maniera incredibile. Potrebbe fare benissimo il capitano in qualche altra squadra. In formissima.


Fabio Aru: 9 

Uno dei quattro  assi, dopo gli attacchi della prima settimana, si spenge sotto i colpi del campione Contador. Nelle ultime due vere tappe di montagna però rialza la china. Ventiquattro anni e due grandissime azioni che lo portano a vincere sui traguardi di Cervinia e Sestriere. Sì è vero che Contador alla sua età già vinto un grande giro a tappe, ma ci sono grandi prospettive per il suo futuro e quello del ciclismo italiano. Vai Fabio!

 

Emanuele Barra e Fabio Aru a Torino

 

Alberto Contador: 10

 Il massimo non potrebbe che prenderlo lui, El Pistolero. Senza una vera squadra, apparte nella tappa del Mortirolo, da solo, prima controlla gli avversari e poi con delle rasoiate micidiali li fa fuori uno ad uno. I gesti tecnici della crono, la Treviso-Valdobbiadene, e della Pinzolo-Aprica, dove dopo una foratura e un problema tecnico è ripartito saltando più di trenta ciclisti, dimostrano quanto fosse in forma. Un vero campione. Dieci e lode!!

@BaldiDario

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