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I Grandi giri Vuelta di Spagna

Trentin fa sua anche Madrid

Trentin fa sua anche Madrid

10 Settembre 2017

Il trionfo di Christopher Froome, il poker messo a segno da Matteo Trentin, l’addio commosso al ciclismo di Alberto Contador. La 21esima ed ultima tappa della 72esima Vuelta a Espana, la Arroyomolinos-Madrid di 117,6 chilometri, regala ‘capitoli’ separati ma tra loro collegati, a dimostrazione di come vada in archivio una delle corse iberiche piu’ spettacolari di sempre. La copertina ovviamente va a Froome. Il 32enne campione del Team Sky, primo britannico a conquistare la maglia rossa, precede sul podio conclusivo il siciliano Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), secondo a 2’15” e primo ad Andorra, ed il russo Ilnur Zakarin (Katusha), terzo a 2’51”. L’anglo-keniano, che nell’albo d’oro succede al colombiano Nairo Quintana, firma una storica doppietta Tour-Vueltache in passato, quando il Giro di Spagna pero’ si correva in primavera, era riuscita soltanto a Jacques Anquetil (1963) e Bernard Hinault (1978). Una autentica impresa, quella di Froome, che mostra anche doti di ‘cannibale’: prima che il gruppo entri a Madrid per affrontare il circuito brinda con Nibali e Zakarin e si concede perfino un caffe’, dono gradito di Agnoli.


Poi, pero’, quando si fa sul serio mostra la sua faccia cattiva e si prodiga finanche per difendere la sua maglia verde: ci riesce, perche’ si piazza 11esimo, quando basta per precedere nella speciale classifica a punti di sole due lunghezze il bravo Trentin. Il quale fa il massimo e anche di piu’ per togliersi lo sfizio, portando a casa dalla Vuelta un poker che, a bocce ferme, sarebbe stato impossibile da ipotizzare

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