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I Grandi giri Tour de France

Purito sorprende tutti, Nibali torna competitivo e rientra in top Ten! #tdf

16 Luglio 2015

Sotto il diluvio Joaquim Purito Rodriguez ha vinto la 12esima tappa Lannemezan-Plateau de Beille, 195 km. Purito ha bissato la vittoria ottenuta sul Mur de Huy. Lo spagnolo della Katusha si è aggiudicato con grinta e coraggio la frazione di questa Boucle che passava poco lontano da casa sua. L’arrivo era posto  in cima ad un’ascesa molto dura, classificata hors categorie, 15,8 km con pendenza media del 7,9% e punte del 9,5%. Rodriguez si è gettato all’inseguimento del campione del mondo Michal Kwiatkowski, per qualche centinaio di metri accompagnato da Jakob Fuglsang: poi, da solo a 7,7 km dallo striscione dell’arrivo ha raggiunto e superato il polacco della Etixx Quick Step che era in fuga da oltre 60 km.  Secondo Fuglsang della Astana a 1’12”, terzo Romain Bardet a 1’49”. A 6’46” è arrivato Valverde, nono, e un secondo dietro il gruppo maglia gialla con anche Nibali.

Nella salita finale è successo di tutti, scatti e contro scatti. Da registrare quello di Vincenzo Nibali che dopo giorni di buio, è tornato alla carica. Lo Squalo è stato raggiunto da Valverde che poi ha vinto la volata del gruppetto della maglia gialla. Nella generale il leader è sempre Chris Froome, Van Garderen è secondo a 2’52”. Nibali torna nella top ten al nono posto con il distacco dalla maglia gialla invariato a 7’47”.

Giornata condizionata da una fuga composta da 22 atleti.  A 72 km dall’arrivo, al termine della discesa dal secondo gpm di giornata, dal col del la Core, l’iridato Michal Kwiatkowski è scattato dal gruppetto. Il polacco è poi passato per primo al Porte de Lers, gpm di prima categoria. A lungo è stato in compagnia di Sep VanMarcke. Poi sull’ultima salita di Plateau de Beille è rimasto da solo in testa, ma, appunto, a 7,7 km dall’arrivo è stato superato da Rodriguez. 

Durante la tappa è stato ricordato Fabio Casartelli a 20 anni dalla sua scomparsa. Sul Portet d’Aspet il gruppo è passato davanti al monumento dedicato allo sfortunato ciclista della Motorola. Alla partenza erano presenti anche il figlio Marco e la vedova Annalisa.

  

Venerdì 17 la 13esima tappa Muret-Rodez è lunga 198,5 km. La frazione è sostanzialmente divisa in due , un inizio on 95 km pianeggianti. Nella seconda parte invece, seppure senza salite particolarmente dure, mangia e bevi con tre Gpm, il primo di terza categoria e gli altri due di quarta. L’arrivo è posto in cima ad uno strappo lungo 570 metri con una pendenza al 9,6%.

  

ARRIVO — 1. Joaquim Rodríguez (Spa, Katusha) 195 km in 5h40’14” alla media di 34,4 km/h; 2. Fuglsang (Dan) a 1’12”; 3. Bardet (Fra) a 1’49” 4. Izagirre (Spa) a 4’34”; 5. Meintjes (Saf) a 4’38”; 6. Bárta (R. Cec.) a 5’47”; 7 Sicard (Fra) a 6’03”; 8. Chérel (Fra) 6’28”; 9. Valverde (Spa) 6’46”; 10. Froome (Gb) a 6’47”; 11. Quintana (Col); 12. Pinot (Fra); 13. Van Garderen (Usa); 14. Contador (Spa); 15. Rolland (Fra); 16. Nibali; 17. Thomas (Gb); 18. Gesink (Ola) a 7’44”; 19. Mollema (Ola).

GENERALE — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) 1893,8 km in 46h50’32”; 2. Van Garderen (Usa) a 2’52”; 3. Quintana (Col) a 3’09”; 4. Valverde (Spa) a 3’58”; 5. Thomas (Gb) a 4’03”; 6. Contador (Spa) a 4’04”; 7. Gesink (Ola) a 5’32”; 8. Gallopin (Fra) a 7’32”; 9. Nibali a 7’47”; 10. Mollema (Ola) a 8’02”; 14. Fuglsang (Dan) a 13’33”; 15. Rodriguez (Spa) a 13’45”.

Dario Baldi

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