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I Grandi giri Tour de France

Pillole da Tour, la nuova rubrica a cura di Paolo Galazzi

Pillole da Tour, la nuova rubrica a cura di Paolo Galazzi

3 Luglio 2017

Inizia oggi la nuova rubrica Pillole da Tour, iniziamo con il pensiero sulla seconda tappa.

Il Tour de France è anche questo : una tappa tranquilla, tanta noia, poi all’improvviso un episodio che può condizionare la vittoria finale. 
A vincere oggi la 2° tappa del Tour è stato Marcel Kittel che da pronostico ha battuto in volata Demare , Greipel, e Cavendish in un percorso adatto ad uno sprint di gruppo. Eppure gli ultimi 30 km sono stati tutt’altro che scontati.
Fuga iniziale partita al km 0 di 4 corridori abituati a prendere il vento in faccia. Il gruppo che controlla e gestisce il suo ritardo preoccupandosi di non riassorbire troppo presto i 4 fuggitivi. Poi all’improvviso a 30 km dall’arrivo quello che non ti aspetti : una caduta di gruppo e 2 vittime illustri ( Froome e Bardet) stesi per terra , per fortuna senza conseguenze.
Finale non più scontato. 
Il gruppo rallenta e i 4 prendono un vantaggio intorno a 50″.
Un gpm a una ventina di km dall’arrivo lancia Phinney e Offredo da soli a giocarsi la vittoria finale.
Per un attimo sembrano farcela ma la velocità imposta dalle squadre dei velocisti fa si che i 2 vengono ripresi a 1 Km dall’arrivo…..è volata.
L’ordine d’arrivo è di tutto rispetto: 1° Kittel 2° Demare 3° Greipel
Al tedesco della Lotto i miei più grandi complimenti. D’accordo a noi italiani ci fa arrabbiare perchè viene a correre nel nostro paese ma senza grande rispetto per il Giro. Nelle corse importanti però al traguardo è sempre lì davanti, fa lavorare sempre la squadra perchè ci crede e questo nonostante non sia più giovanissimo.
Da notare il 5° posto del giovane Groenewegern e soprattutto il 6° del nostro Colbrelli.
Il bresciano non è sicuramente al livello dei primissimi ma ha avuto un gran coraggio lanciando una volata lunga e buttandosi nella mischia….bravissimo.
Delusione per Kristoff, la sua squadra ha lavorato parecchio cercando di gestire la corsa, lui però si è perso nel fanale 15°
Delusione anche per Sagan, E’ veloce anche se non è un velocista puro. Ma corre sempre senza avere una squadra al suo livello che lo può aiutare nei chilometri finali. Così ancor prima che la volata venga lanciata lui si ritrova in una posizione che nessun corridore che vuol vincere si vuol trovare : in testa al gruppo. Viene anticipato e finisce 10°. Da solo credo che per la 6 maglia verde quest’anno si fa dura.
Domani altra tappa per le ruote veloci e quindi possibilità di rivincita.

Paolo Galazzi foto ansa 

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